Roberto Saviano, noto giornalista italiano, ha parlato del mondo del web e delle sue oscure trame. Di seguito le sue considerazioni durante l’incontro OnLife.
Roberto Saviano ha parlato di tecnologia e del web durante la conferenza OnLife. Il noto giornalista italiano, infatti, ha esaminato i funzionamenti dietro i social media ed i social networks che oggigiorno sono sempre più importanti. L’autore campano ha riportato poi parte delle conferenza in un articolo per Repubblica. Di seguito le sue dichiarazioni e le sue considerazioni sul web.
Roberto Saviano analizza il web: “I social permettono tutto e violano la privacy”
La tecnologia non è né buona né cattiva ma neanche neutrale: questa è la prima legge della tecnologia di Melvin Kranzberg. In questa frase c’è già tutto: la potenza dei motori di ricerca e dei social network è sempre lì a suggerirci che non prendono posizione, che non sono responsabili di quello che si scrive e possono solo dirigere il traffico. La prima grande bugia è considerare i motori di ricerca, le piattaforme di chat o i social network, luoghi neutrali. Organizzare i profitti, verso che direzione orientare i propri algoritmi, sono scelte precise, economiche e politiche, l’algoritmo non è neutrale, non è buono né cattivo.
Quando decide di premiare la quantità indipendentemente dalla qualità, questa è una scelta profondamente politica perché va a impattare con quanto dice Roger McNamee: “Quando gli utenti sono arrabbiati, consumano e condividono più contenuti. Se rimangono calmi e imparziali hanno relativamente poco valore per Facebook che fa di tutto per attivare il cervello rettile”. McNamee, che fu uno dei primi investitori in Facebook – e ne è oggi pericolosamente spaventato per il mondo che ha creato – descrive la dinamica della rabbia come capitale primo dei social network: se non sei arrabbiato non stai tutto il tempo attaccato al telefono, se aggredisci, senti con la pancia, rispondi nell’immediato, allora sei utile e aiuti a rendere virale il contenuto”.
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