Di fronte ad un magistrato dell’Unità Anticorruzione, il 5 marzo scorso, Yidis Medina aveva riconosciuto di aver gestito per conto del governo nazionale la nomina di 5 persone ad incarichi pubblici, in cambio del suo voto al Congresso in appoggio alla rielezione di Álvaro Uribe nel 2004.
Entro qualche giorno il magistrato Fernando Pareja Reinemer dovrà decidere se chiamare a giudizio l’ex ministro della Giustizia, oggi ambasciatore in Italia, Sabas Pretelt De La Vega, già indagato in merito alla consegna di alcune elargizioni a Yidis Medina in cambio del suo voto a favore della prima rielezione di Uribe.
Pretelt ha un lungo ed inquietante curriculum alle spalle: coideatore della legge di “Justicia y Paz”, che ha sostanzialmente garantito l’impunità generalizzata per i crimini dei paramilitari, è stato accusato dal feroce capo paramilitare Salvatore Mancuso di essersi riunito con lui per decidere l’entità della tassa paramilitare; i fratelli Miguel Ángel e Víctor Manuel Mejía Múnera hanno dichiarato che Pretelt aveva promesso loro la non estradizione negli USA in cambio dell’appoggio alla rielezione del presidente Uribe nell’anno 2006; Miguel Ángel in particolare lo accusa inoltre di essere stato il tramite attraverso il quale le AUC (il cartello paramilitare colombiano) avevano fatto pervenire il denaro per la campagna per la rielezione di Uribe, frutto dei proventi del narcotraffico.
Inutile dire che il governo colombiano ha reagito istericamente alle accuse di Yidis Medina, affermando che è una bugiarda compulsiva ed una psicopatica criminale; poi che dietro di lei c’è un complotto internazionale per delegittimare le istituzioni colombiane (come se non fossero marce fino al midollo senza il bisogno d’intervento esterno alcuno); poi ha affermato che apparteneva ad un gruppo paramilitare, poi alle FARC, infine all’ELN.
Tutte accuse sconclusionate, incapaci di nascondere la verità pura e semplice: il governo colombiano è un governo corrotto e corruttore, ed il narcopresidente Uribe (che ha utilizzato ogni mezzo per la sua rielezione come la frode, la violenza, il sostegno diretto e indiretto dei paramilitari, la corruzione, ecc.) usa premiare con incarichi diplomatici prestigiosi i politici o gli alti comandi militari suoi complici indagati dalla magistratura.
Associaz. Nuova Colombia