La comparazione fotografica fra la piana di Giza e la zona toscana vicino a Pontassieve ha fatto nascere molti interrogativi. E’ possibile che quelle riportate nella foto siano delle piramidi? Chi può avere compiuto una simile impresa? E, soprattutto, quando?
Sul nostro territorio, è presente solo la piramide Cestia di Roma. Ma di certo non costituisce un mistero. Fu costruita tra il 18 e il 12 a.C. come tomba per Gaio Cestio Epulone.
Mentre queste strane formazioni presenti a Pontassieve sono un vero enigma. Cosa ci sia veramente sotto quelle colline ancora non lo sappiamo con certezza, ma vedendole, l’ipotesi che si tratti di piramidi, sembra plausibile.
Degli scavi condotti nella zona dalla Soprintendenza della Regione Toscana, hanno portato alla luce un vasto accampamento di cacciatori del paleolitico. La sua datazione, stabilita con il metodo del Carbonio C14, è di circa 25.000 anni fa. Grazie all’analisi dei pollini, poi, sappiamo che all’epoca il paesaggio era caratterizzato da praterie con scarsa copertura arborea.
Se dei saggi archeologici, che ci auguriamo inizino presto, dimostrassero l’esistenza delle tre piramidi, molti libri di archeologia andrebbero riscritti. Inoltre verrebbe gettata nuova luce su la “meta Romuli”. Ossia sulla piramide, esistente fino al 1499 nel quartiere romano di Borgo, considerata la tomba di Romolo.
Marco Di Mico