Roma, pace fatta tra Gianni Alemanno e Carla Fracci

Il sindaco di Roma Alemanno ha incontrato martedì al Campidoglio Carla Fracci, in presenza del sovrintendente Catello De Martino, per riappacificarsi dopo le screzio del 17 maggio. «Mi sono scusato per non averla ricevuta per due anni – ha affermato il sindaco – anche se in realtà le ho spiegato che era successo un po’ per l’attesa del maestro Riccardo Muti. Lei si è scusata per la sua intemperanza al Teatro dell’Opera».

La Fracci ha affrontato a brutto muso Alemanno subito dopo il suo intervento durante la manifestazione dei dipendenti delle 14 Fondazioni liriche, gridandogli infuriata «Vergogna, per due anni non mi ha mai ricevuto. E sono cose che non dico per me – ha aggiunto – ma per il futuro di questo teatro». Secondo il Sindaco, l’attacco dell’artista è stato una conseguenza dell’imminente scadenza del contratto come direttrice del corpo di ballo dell’Opera. Queste parole hanno acuito l’astio fra i due, alimentato ulteriormente dalla polemica sui compensi dell’etoile e di suo marito, il regista Beppe Menegatti: a lei 2 milioni e mezzo, uno al consorte.

Dopo la manifestazione, la Fracci ha affermato di non essersi minimamente pentita dei toni utilizzati nel diverbio con Alemanno, ribadendo che la questione centrale del discorso non riguardava il rinnovo del suo contratto, ma la tutela del corpo di ballo. La pace sembra fatta, ma la Fracci verrà comunque soppiantata dal nuovo acquisto Micha Van Hoecke, storico collaboratore di Riccardo Muti che guiderà il teatro lirico dal prossimo dicembre.

Jessica Fabi