Confcommercio stima in aprile una flessione dei consumi pari all’1,6% in termini tendenziali, tendenza che, se confermata dai dati istat, indica l’ interruzione del graduale recupero iniziato nell’ultimo trimestre del 2009.
“Il dato dell’ultimo mese è stato peraltro largamente influenzato dalla dinamica della domanda di autovetture, come segnala il ripiegamento più sensibile, negli ultimi tre mesi, dell’aggregato totale rispetto a quanto registrato da quello computato al netto della domanda di autovetture”, spiega Confcommercio.
Incide anche il clima di fiducia meno favorevole, che “potrebbe essere stato influenzato dai timori riguardanti la crisi greca e dalle aspettative, poi confermate, di interventi sul versante della finanza pubblica”.
“Più articolata appare la situazione sul versante del sentiment delle imprese. A maggio a fronte di un ulteriore miglioramento del clima di fiducia degli operatori delle aziende manifatturiere, gli imprenditori del commercio e dei servizi segnalano un peggioramento”, aggiunge Confcommercio.
“La presenza di aspettative più favorevoli sul versante delle imprese manifatturiere sembra derivare dal progressivo miglioramento registrato dalla produzione. Stando ai risultati dell’indagine rapida di Confindustria, nel mese di maggio la produzione è aumentata del 2,4% rispetto ad aprile, tendenza che, stando agli ordinativi (+0,3% congiunturale) ed al netto ridimensionamento registrato dalle scorte, dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi”, si legge ancora nella nota.
Gianni Cipriani