Solitamente i ciclisti sono un pò bistrattati dagli automobilisti. Molte volte chi ha la passione per la bicicletta ha vita dura a poterla esprimere liberamente tra le strade della città.
Molti centri cittadini sono sprovvisti di apposite piste ciclabili e spessissimo i ciclisti devono ritagliarsi piccoli spazi nel traffico caotico tra le auto e le moto dovendo perfino rischiare di essere investiti.
Sono oggetto delle angherie degli automobilisti che arroganti sfrecciano a pochi centimetri dai poveretti senza curarsi minimamente della loro incolumità.
Insomma nel rapporto ciclista-automobilista, il primo si trova decisamente in una posizione di svantaggio rispetto al secondo.
Sarà per questa atavica convivenza forzata e conflittuale nel traffico cittadino, ma state molto attenti alla rabbia repressa di un ciclista e soprattutto non provate a rimproverarlo o ad inveire contro di lui, potreste incorrere in una spiacevole situazione.
Proprio come è successo ad un incauto automobilista di Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno. Al termine di una violenta lite tra un ciclista e un automobilista, quest’ultimo ha avuto la peggio, finendo in ospedale dopo aver preso un calcio dritto in pieno volto.
La lite è nata per i soliti motivi di viabilità, nella discussione animata, il ciclista perdendo il lume della ragione, è sceso dalla sua bici e come una furia ha sferrato un violento calcio in faccia al malcapitato automobilista.
Quest’ultimo a causa di quel raptus violento è stato costretto a recarsi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di San Benedetto dove è stato medicato.
Dopo la violenza l’autore del gesto è immediatamente scappato facendo perdere le sue tracce. Ora il violento ciclista è attualmente ricercato dalla Polizia di Ascoli Piceno.
Cosa abbiamo imparato da questa notizia? Qual è la morale? Abbiamo capito che quando si è alla guida della propria auto, bisogna stare calmi senza “strombazzare” all’impazzata il clacson, evitando soprattutto di incrociare lo sguardo con quello di un ciclista stanco,sudato e inviperito.
Fabio Porretta