Yemen, Al Qaeda colpisce poliziotti e funzionari per destabilizzare il Paese

Nello Yemen è in corso da parte dei terroristi filo al Qaeda un attacco alle istituzioni e ai suoi rappresentanti nel Paese. La notte scorsa ad essere preso di mira Muhsin Rabish, capo della sicurezza nella provincia yemenita di Mareb, a nord della capitale Sanaa. Rabish è impegnato in prima persona nella lotta alle cellule terroriste presenti nella sua provincia. La zona di Mareb è da mesi infatti, al centro di continui scontri tra terroristi e agenti di polizia. I terroristi gli hanno teso un’imboscata mentre l’ alto ufficiale, a bordo della sua auto, attraversava una delle arterie principali della provincia. L’auto è stata crivellata da una tempesta di proiettili. Mentre il suo autista è rimasto ferito Rabish ne è uscito indenne.

Questo non è il primo attentato di condotto dai terroristi di al Qaeda in Yemen contro i responsabili della sicurezza di Mareb. Il predecessore di Rabish è morto nel 2008 infatti, ucciso con un pacco bomba recapitatogli nel suo ufficio. L’attentato venne rivendicato dalla cellula yemenita di al Qaeda. Il 3 luglio scorso invece, era toccato allo sceicco Saghir Aziz, leader tribale filo-governativo di Harf Sufiane nella provincia di Amrane, a circa 100 chilometri a nord di Sanaa nel nord dello Yemen. I militanti sciiti gli fecero saltare in aria la casa uccidendo tre persone. Il ministero dell’ Interno di Sanaa in un comunicato pubblicato sul suo sito internet, definì l’episodio un atto di sabotaggio. Mentre il 29 giugno scorso scampò ad un attentato dinamitardo, messo in atto con la stessa metodica, il governatore della provincia di Taiz, Humud Khaled Sufi e il capo della sicurezza locale, Yahya al-Hasimi. I due abitano nello stesso edificio. I terroristi avevano piazzato un pacco con 16 chili di esplosivo davanti alla loro abitazione. Per fortuna la polizia yemenita intervenne in tempo è sventò l’attentato. L’ esplosivo era collegato a un detonatore comandato a distanza e l’ordigno sarebbe dovuto esplodere quando i due alti funzionari governativi uscivano di casa per recarsi al lavoro. L’attentato era stato sventato grazie ad una segnalazione dei servizi segreti locali che avevano saputo che era in preparazione un attentato contro i due alti funzionari. Una perquisizione da parte della polizia aveva permesso poi, di ritrovare l’ordigno che era stato collocato in un cassonetto della spazzatura posto davanti all’abitazione.

Ogni giorno nel Paese si hanno notizie di conflitti a fuoco tra forze di sicurezza e terroristi. Gli uomini della sicurezza nelle ultime settimane hanno intensificato i pattugliamenti e i rastrellamenti in tutto il Paese e capita sempre più spesso che incontrino sospetti che poi, si rivelano terroristi. Quest’ultimi opposto resistenza aprendo il fuoco contro di loro e quasi sempre finiscono per essere arrestati o uccisi. Evidentemente quest’azione disturba molto l’attività dei ribelli che in qualche modo cercano di limitarla puntando a colpire i vertici istituzionali delle varie province yemenite.

Ferdinando Pelliccia