MOSCA. Continua fra Russia e America la ‘guerra delle spiè innescata il 27 giugno con l’arresto negli Usa di dieci 007 russi, mentre uno era riuscito a fuggire e un altro, un 23.enne, sarebbe stato preso proprio oggi.
Ma fra i protagonisti del caso è padrona indiscussa Anna Chapman, amata e ammirata dai compatrioti russi come ‘Anna la Rossà, ‘l’Agente 90-60-90′, ‘Anna la Bellà. La città di Volgograd, sul fiume Volga (ex Stalingrado), dove l’ avvenente spia ha vissuto a lungo prima di farsi agente dei Servizi segreti russi, le ha dedicato una immensa quantità di iniziative, compreso l’offerta di un seggio parlamentare. Tutti i giornali moscoviti scrivono di lei, tutti i frequentatori dei siti blog targati .ru sono innamorati della loro ‘Bella Oterò.
Con Anna, a cui oggi la Gran Bretagna ha revocato la sua cittadinanza, altri nove ‘007′ sarebbero al momento nel sobborgo moscovita di Iasienievo, ospiti dei Servizi segreti russi (Svr), per risolvere i fatti inerenti alla scoperta americana della rete spionistica. Washington aveva accettato nei giorni scorsi di rilasciare i dieci contro quattro spie filo-occidentali detenute in Russia, e lo scambio è stato effettuato con gli auspici di Vienna. Tutti e dieci vengono interrogate per verificare come sia potuta saltare la loro copertura e se non abbiano commesso errori tali da giustificare il loro licenziamento. Secondo i media russi, alcuni dei dieci hanno già chiesto di cambiare identità nell’ambito del programma di protezione dei testimoni.
Un undicesimo russo, Christopher Metsos, 55 anni, con passaporto canadese, è riuscito a fuggire a Cipro prima di venire colto sul fatto, ma è stato fermato dalla polizia cipriota mentre cercava di partire per l’Ungheria. Un dodicesimo agente, cittadino russo di 23 anni, al momento senza nome, sarebbe da oggi in mano alla Cia.
Secondo le agenzie russe, l’intelligence ha già offerto ai suoi dieci agenti di cambiare nome e città quando avranno finito con gli interrogatori di rito. Mentre le pedine del gioco di spie fra Russia e America fanno il loro corso, ad attirare gli sguardi dei media e della gente è lei, Anna Chapman, nata nel 1982 da un agente segreto dell’ allora Kgb sovietico, Vassili Kishenko, nella cittadina di Voronesh.
Le tante avventure del padre in Africa, in particolare nello Zimbabwe e in Kenya, l’hanno fatta “arruolare” nello stesso campo. Per 17 anni ha vissuto a Volgograd, studiando e laureandosi in attesa di diventare agente. “È sempre stata una ragazza colta, energica, intelligente, aveva carattere ed era pronta ad agire”, afferma ai quotidiani l’ex fidanzato Viaceslav Sierkov, diventato nel frattempo giudice: “Il suo matrimonio con Alex Chapman, che le ha donato un nome, è in realtà falso. Si è sposata solo per potersi trasferire”. Secondo il noto politologo Andrei Mironov, “anche se Anna non dovesse entrare nella politica, potrebbe rivelarsi un brand per tutta Volgograd.
I politici della città la sfrutterebbero con gioia per fare crescere l’immagine della regione”. La città che l’ha accolta in passato la considera al momento più appetibile degli altri oggetti di culto, dal Monumento alla Madre Patria al ponte “ballerino” le cui altalene avevano catturato la curiosità degli abitanti.
La gente ha deciso di onorare Anna, ex imprenditrice edile, ex padrona di una compagnia di immobili, ex businesswoman, con nuove offerte, dai concorsi alle canzoni, alle poesie, alle gare di atletica. E i politici la vogliono nella Duma, regionale o magari nazionale. I blogger, per parte loro, propendono per dei talk show, dei film da star, delle frequenti comparse in tv, oltre, naturalmente, ai siti web, innamorati di lei.
Americaoggi