CRONACA – E’ un tunisino di 44 anni, K. N., residente ad Ancona, l’uomo trovato morto ieri notte lungo la ferrovia Adriatica poco dopo la stazione di Jesi, con il corpo maciullato da un treno.
L’identificazione, non ancora ufficializzata, è stata resa possibile dal ritrovamento di una patente di guida nelle tasche della vittima, che aveva con sé anche un biglietto ferroviario della tratta Foligno-Jesi, obliterato alle 15:23. A segnalare il cadavere, riverso sui binari al km 268+400, è stato prima il macchinista del Regionale 12085, poi il conducente di un secondo convoglio. Erano da poco passate le 22 e il nordafricano era stato investito o era caduto da un treno transitato in precedenza.
Per disposizione del magistrato, la circolazione ferroviaria e’ stata interrotta su entrambi i binari di marcia dalle 22:17 alle 1:45 di oggi, per consentire i rilievi tecnici da parte della polizia ferroviaria. Coinvolti nei ritardi il Regionale (con 70 passeggeri a bordo) e un Eurostar diretto al Nord, con 50 passeggeri.
Secondo le prime indagini della Polfer, il tunisino sarebbe caduto da un treno in corsa, e non e’ stato travolto in mezzo ai binari. Lo fa pensare il tipo di lesioni che il cadavere presenta, unita alla circostanza che l’uomo aveva un biglietto ferroviario per la stessa tratta. Gli investigatori sono ormai certi della sua identita’, ma non hanno ancora potuto rintracciare un familiare o un amico in grado di procedere al riconoscimento ufficiale.
Fonte: Ansa