SCIOPERO DEI BENZINAI / Economia e lavoro, gestori protestano contro gli impianti fantasma

SCIOPERO DEI BENZINAI – Da stasera sulla rete autostrade e da domattina sulle strade cittadine scatta la sciopero di tre giorni dei benzinai. Il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, annuncia che il governo presenterà le proprie proposte per andare incontro alle esigenze dei gestori e ribadisce l’importanza di revocare la protesta. Intanto, le associazioni dei consumatori mettono in guardia sulle «ricadute speculative».

«Oggi afferma Saglia annunciando il tavolo di confronto previsto con Faib-Confesercenti, FeGiCa-Cisl e Figisc-Confcommercio – presenteremo le proposte elaborate dal governo per venire incontro alle esigenze delle associazioni dei gestori emerse nell`ultima riunione». La revoca dello sciopero da parte dei gestori – continua il sottosegretario – sarebbe un gesto molto importante, soprattutto per evitare forti disagi ai consumatori. Chiediamo, pertanto, ai gestori di sospendere ogni iniziativa di protesta«.

Lo sciopero dei benzinai, in programma a partire dalle 7,30 di domani fino a sabato sulle strade ordinarie e dalle 22 di oggi alla stessa ora di venerdì sulle autostrade, «non solo comporterà gravi disservizi per i cittadini – affermano Adusbef e Federconsumatori – ma determinerà anche ricadute speculative, come sempre accade, in vista della chiusura degli impianti». Secondo i calcoli delle due associazioni le speculazioni si aggiungerebbero a quelle già denunciate «di 6-7 centesimi al litro».

Adusbef e Federconsumatori ribadiscono «l’urgenza» da parte del Governo per mettere a punto «le misure indispensabili definite nel protocollo tra ministero e filiera petrolifera, con riferimento particolare all’istituzione di una commissione istituzionale di controllo sulla doppia velocità; al blocco settimanale degli aumenti (e, ovviamente, non dei ribassi); alla razionalizzazione e la liberalizzazione della rete di distribuzione, con l’apertura della vendita presso la grande distribuzione. Tutto ciò consentirebbe risparmi di 8-9 centesimi al litro come per le cosiddette pompe bianche».

I gestori scioperano contro alcune misure contenute nella bozza di ddl di riforma della rete presentato dal governo perchè, oltre a toccare i contratti, punta ad introdurre su larga scala i cosiddetti ’impianti ghost’ (fantasma) dotati solo di una pompa per la verde e una per il diesel, impianti che oggi sono presenti unicamente nelle zone disagiate del paese.

fonte: LaStampa