AMICI – Amici compie dieci anni e riparte con una rivoluzione. «L’idea è di non avere più due squadre, formate da ballerini e cantanti insieme. Ci saranno due circuiti distinti, uno per il canto, uno per il ballo. Così alla fine avremo due vincitori», dice Maria De Filippi a OGGI in una intervista esclusiva nella quale «la signora dell’Auditel» svela le novità della nuova edizione e si toglie qualche sassolino dalla scarpa. I due vincitori. «Vogliamo valorizzare al massimo anche i talenti della danza. In dieci anni i ballerini hanno vinto solo due volte: quando si arrivava al televoto erano svantaggiati, perché il canto fa più presa sugli spettatori. E poi ora abbiamo la possibilità di offrire anche a loro opportunità lavorative importanti, paragonabili al contratto discografico dei cantanti. Non più solo stage, ma un anno all’estero, in compagnie prestigiose, con vitto, alloggio e stipendio». Lo stile del programma. «Sì. Amici non è un reality, è sempre più talent. Sono in secondo, terzo piano le interazioni tra i ragazzi, i bisticci, quello che dicono l’uno dell’altro. Le case discografiche e i migliori teatri si contendono i nostri allievi, è giusto mettere l’accento su quello che sanno fare». La giuria. «Cambia molto, perché i professori non daranno più i voti ai ragazzi. Sarà una commissione esterna a giudicarli, come alla maturità. Questo perché spesso le dinamiche tra alunno e prof influenzavano troppo i giudizi. Per non parlare dei rapporti tra gli insegnanti. Se un alunno era pazzo di Luca Jurman, magari non piaceva a Grazia De Michele. Ora invece dovremmo riuscire ad avere voti obiettivi». Gli insegnanti. «Torna Luca Jurman e abbiamo tre new entry: il produttore discografico Dado Parisini, Rudy Zerbi e Maria Grazia Fontana. Mentre per il ballo, arrivano Luciano Cannito. E un coreografo francese di fama, Carl Portal, al posto di Steve La Chance. Ci saranno moltissimi stage». A OGGI Maria De Filippi spiega anche l’importanza di Amici nell’industria dello spettacolo: «Di fatto, offriamo una possibilità a giovani che prima avevano difficoltà a entrare nello show business. Una volta le case discografiche erano ricche e avevano dipendenti che passavano il tempo ad ascoltare i demo degli aspiranti cantanti. Oggi sono in crisi, licenziano e quel lavoro di scouting lo facciamo noi. Così come ci preoccupiamo della promozione dei dischi. E pensare che una volta ci guardavano con la puzza sotto il naso. Abbiamo dato nuova linfa a un’industria in difficoltà. E ora lavoriamo insieme ed è molto stimolante». Infine, la De Filippi risponde anche a una domanda su Sanremo: «Se lo condurrei? Manco dipinta! Mai dire mai, ma credo che su questo punto non cambierò idea. È una macchina infernale».
Fonte: Leggo.it