AIUTI ECONOMICI ALLA GRECIA / Germania, no a condizioni più morbide

La bandiera greca

AIUTI ECONOMICI ALLA GRECIA – Il governo tedesco ha espresso la propria opposizione all’ipotesi di estendere l’intervallo di tempo concesso alla Grecia per ripagare i 110 miliardi di euro di aiuti concessi dal Fondo Monetario Internazionale. “Crediamo che le attuali condizioni imposte alla Grecia debbano essere rispettate” ha affermato un portavoce del ministero delle Finanze tedesco che ha definito “prematura” una apertura ad Atene su questo tema. In base ai termini definiti al momento dell’erogazione del prestito internazionale, la Grecia si era impegnata a restituire i fondi dopo tre anni dall’erogazione degli aiuti, con un tasso di interesse favorevole. Ma in un’intervista a Bloomberg Tv il direttore del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn ha fatto balenare la possibilità di dilazionare i pagamenti, purchè alla disponibilità dell’Fmi si accompagni un simile approccio da parte europea. Per Strauss-Kahn “se gli europei decideranno di fare qualcosa” in merito ai tempi di restituzione degli aiuti “noi cercamente faremo lo stesso”, anche se una simile concessione – ha sottolineato – “può essere utile, ma è solo una piccola parte” del processo di risanamento dell’economia ellenica. Le parole di Strauss-Kahn riprendono una ipotesi gia’ emersa ieri in un intervento del membro del Consiglio direttivo della Bce Lorenzo Bini Smaghi che aveva ricordato come il Fmi prevedesse meccanismi per “prolungare gli aiuti” ai paesi e stesse “pensando” a una simile ipotesi per la Grecia, sebbene niente sia stato ancora deciso. L’evoluzione dei conti pubblici di Atene, d’altronde, suscita forte preoccupazione: secondo il Fondo, infatti, nel 2014 – per le proprie esigenze di bilancio e per ripagare i prestiti internazionali -Atene dovrebbe raccogliere sul mercato fino a 70 miliardi di euro, una somma enorme per le dimensioni dell’economia ellenica. Sulla prospettiva di prolungare i tempi di restituzione degli aiuti giunge oggi la doccia fredda delle parole di Berlino, anche se – ha precisato il portavoce del governo tedesco – la Germania “è fiduciosa nel fatto che la Grecia riuscirà a rispettare gli impegni ed anche a venir fuori dall’elevato livello di debito pubblico” che oggi minaccia le prospettive di Atene. Proprio oggi tuttavia è iniziata la missione di un gruppo di esperti di Eurostat che dovrà riesaminare il deficit pubblico greco per il 2009, che potrebbe essere rivisto ulteriormente. Per una settimana i tecnici avranno incontri con funzionari della Banca di Grecia, del ministero delle Finanze e del sindacato del settore privato Gsee. Dalla revisione, che coprirà il periodo 2006-2009 Bruxelles prevede un “netto rialzo” per le cifre del deficit greco.

Fonte: Adnkronos