ASSUNZIONI SOSPETTE PROTEZIONE CIVILE – In una nota, la Protezione Civile risponde alle critiche sollevate da alcuni esponenti politici riguardo alle recenti assunzioni al Dipartimento della Protezione Civile. Argomento, trattato in un lungo articolo dell’Espresso “Bertolaso, l’ultima vergogna“, in cui si sottolinea alcune incongruenze nelle recenti assunzioni del Dipartimento della Protezione civile, insinuando una forte tendenza al clientelismo e al nepotismo.
“E’ utile ribadire, ancora una volta – scrive la Protezione Civile -, che tale reclutamento è stato stabilito da una legge approvata dal Parlamento, in particolare la L. 26 del febbraio 2010, che converte il Decreto Legge n. 195 del 30 dicembre 2009. Il potenziamento dell’organico attraverso l’assunzione a tempo indeterminato di personale di comprovata esperienza acquisita presso il medesimo Dipartimento -continua la nota- è stato previsto, come espressamente specificato nel testo della legge, al fine di assicurare la piena operatività del Servizio nazionale di protezione civile”.
“Non trova riscontro l’assunzione del cognato del dottor Bertolaso, nè di un ultraottantenne -dichiara la Protezione Civile- per le altre categorie citate non si riesce a comprendere come l’essere figlio di un magistrato o di un prefetto possa essere, di per sè, motivo di discriminazione o, peggio ancora, di pubblico ludibrio”.
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