Nuovo lutto nel mondo dell’informatica: dopo Jobs e Ritchie muore John McCarthy, padre dell’intelligenza artificiale

John McCarhty
MORTO JOHN MCCARTHY – Il mese di ottobre 2011 sarà certamente ricordato come quello nel quale sono venuti a mancare bene tre personaggi pubblici di rilievo nella storia dell’informatica e delle nuove tecnologie degli ultimi decenni. Dopo Steve Jobs (ultimo innovatore con il sistema Os impiantato in una macchina denominata Mac, e imprenditore di successo del marchio Apple) e Dennis Ritchie (creatore del sistema operativo Unix e di vari linguaggi di programmazione tra i quali quello “C”) oggi muore all’età di 84 anni John McCarthy, considerato il padre della teoria dell’Intelligenza Artificiale.

Pioniere dell’informatica moderna insieme a Ritchie, John McCarthy nacque a Boston nel ’27, e vinse il Premio Turing nel 1971 per i suoi primi contributi nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale, scienza che lui stesso denominò come tale e alla quale si approcciò fin dal principio a partire dalle sue approfondite conoscenze di logica matematica. Inventò poi nel 1958 il linguaggio di programmazione “Lisp” e altri concetti informatici ancora oggi ampiamente utilizzati e dibattuti.

In particolare, il Dipartimento di Ingegneria della Stanford University (che McCarthy preferì al Mit di Cambridge) ricorda McCarthy attraverso dei messaggi sul social network Twitter, tra i quali una sua citazione del 1955: “Se una macchina può fare un lavoro, allora un calcolatore automatico può essere programmato per simulare la macchina. Le velocità e le memorie dei computer attuali potrebbero essere insufficienti a simulare molte delle funzioni più complesse del cervello umano, ma l’ostacolo più grande non è la mancanza di potenza delle macchine, ma la nostra poca abilità nello scrivere programmi che possano trarre pieno vantaggio da quello che abbiamo.”

Annarita Favilla