Scalata Bnl-Unipol: Fazio condannato a tre anni e sei mesi

Antonio Fazio

SCALATA BNL-UNIPOL – Fazio condannato a tre anni e sei mesi di carcere. Si attendeva oggi la sentenza in merito al processo riguardante la tentata scalata a Bnl da parte di Unipol. Indagati nell’inchiesta erano l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, l’ex numero uno della compagnia assicuratrice bolognese Giovanni Consorte oltre ad alcuni banchieri, tutti accusati di aggiotaggio, ostacolo all’attività degli organi di vigilanza ed infine insider trading ma questo solo per Consorte.
Il tribunale di Milano ha condannato l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio a tre anni e sei mesi, Giovanni Consorte a tre anni e dieci mesi e l’editore Francesco Gaetano Caltagiorone a tre anni e sei mesi in relazione alla fallita scalata a Bnl da parte di Unipol. Intanto il legale di Antonio Fazio, Giovanni Maria Dedola, parlando di sentenza inspiegabile, ha spiegato che inevitabilmente sarà fatto ricorso.

Intanto lo scorso 15 settembre si era parlato di un’indagine rivolta nei confronti del premier Berlusconi. L’intercettazione tra Giovanni Consorte, allora amministratore delegato di Unipol, e Piero Fassino, segretario dei Ds, risale al 17 luglio del 2005, quando Fassino, che non era indagato, chiese a Consorte (intrecettato nell’ambito dell’inchiesta nell’inchiesta Antonveneta/Unipol), a proposito della scalata di Unipol alla Bnl, “Allora, abbiamo una banca?“.

L’intercettazione venne pubblicata il 31 dicembre del 2005 dal quotidiano di proprietà della famiglia Berlusconi, “Il Giornale”. Si trattava tuttavia di una intercettazione non pubblica, ma segreta, perché non era stata ancora depositata agli atti dai magistrati.

Redazione