
VERONA: PROSTITUTE SLOVACCHE SORDOMUTE – Un giro di prostitute a Verona, che fruttava oltre 40.000 euro al mese, è stato stroncato dagli agenti della squadra mobile della città veneta. Come in molti altri casi, le donne sfruttate, di età compresa tra i 17 e i 40 anni, erano straniere, slovacche per l’esattezza. Ma quello che colpisce in questo ennesimo caso di riduzione in schiavitù è che le donne costrette a prostituirsi sono sordomute.
L’attività criminale era gestita da un connazionale delle donne, anche lui sordomuto. Nei confronti dell’uomo è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona.
Le indagini, condotte dalla Procura di Verona, sono durate diversi mesi e hanno visto l’impiego sia di metodi investigativi tradizionali che di intercettazioni telefoniche. Le persone sordomute, infatti, comunicavano frequentemente tramite sms.
L’uomo che controllava il giro di prostituzione gestiva vari esercizi pubblici e un locale a luci rosse a Bratislava e provvedeva alle donne che sfruttava procurando loro cibo, vestiti e alloggi. Le prostitute sordomute abitavano in un campeggio sul Lago di Garda e consegnavano al loro sfruttatore tutto il denaro che riuscivano a guadagnare.
Le donne erano costrette a prostituirsi con orari massacranti, anche fino a dodici ore al giorno.
Redazione