
PD: BERSANI PROPONE ALLEANZA CON I MODERATI – Una manifestazione imponente, quella organizzata dal Pd a Roma a piazza San Giovanni. Niente corteo, perché è ancora in vigore il divieto di manifestazioni in movimento indetto tre settimane fa dal sindaco Gianni Alemanno in seguito agli scontri tra polizia e black bloc scoppiati durante la manifestazione degli Indignati. Per il sit in si sono riunite nella Capitale, secondo le prime stime, tra le 100 e le 150mila persone: tutti in piazza per manifestare il loro sostegno al Pd e per contestare il governo.
Attesissimo il discorso del segretario Pier Luigi Bersani, preceduto sul palco dal sindaco di Firenze Matteo Renzi: il rottamatore ha dovuto incassare più di un fischio, poichè la piazza non vede troppo di buon occhio chi tenta di spaccare il partito in un momento in cui la parola d’ordine dovrebbe essere compattezza.
Bersani prende il microfono poco dopo le 16 e parte parlando di governo e di crisi. Il leader democratico spiega che se l’Italia si trova in una delle situazioni più difficili di tutta l’Europa la colpa è della “politica di un governo incapace e sconsiderato”. Sulla ricetta per uscire da questa situazione, l’idea di Bersani è chiara: “Prima di tutto c’è una vecchia pratica da sbrigare: Berlusconi deve andare a casa. O ci va da solo o ce lo manderemo noi, in Parlamento o alle elezioni”, dice. Ma è ovvio che le dimissioni del premier, da sole non sono sufficienti. “Lo sappiamo che quando se ne andrà non si porterà via i problemi – spiega – Però sappiamo anche che il giorno dopo si potrà finalmente cominciare a lavorare per uscirne, dai problemi. E quando verrà quel momento non racconteremo favole. Perchè per noi la seconda parola, dopo fiducia sarà verita”.
Il numero uno del Pd presenta quindi il suo programma politico. “La nostra proposta – dichiara – è un patto di governo tra progressisti e moderati per una legislatura di ricostruzione e per sostenere la riscossa dell’Italia”. “Il centrosinistra – prosegue – è alla prova della sua credibilità.Con questo appello alle forze di centro noi non strattoniamo nessuno ma vogliamo mettere davanti a tutti la situazione reale del Paese che non giustifica pregiudizi o barriere insormontabili per chi voglia lasciarsi alle spalle il populismo”.
Poi termina rivendicando l’importanza e del peso del Pd nel panorama politico nazionale. “C’è chi perde tempo a pensare che si possa oltrepassare Berlusconi escludendo il Pd o indebolendolo – dice – Ma il primo partito del Paese non sarà una ruota di scorta”. “Chiediamo agli italiani di essere messi alla prova del governo – conclude – Mostreremo di saper essere quel partito riformista che l’Italia aspetta e non rifaremo gli errori dell’Unione”.
Redazione online