La procura di Roma ha formulato l’accusa di finanziamento illecito a singolo parlamentare. L’atto formale di chiusura delle indagini è stato notificato ieri pomeriggio ai legali di Scajola e Anemone e dovrebbe anticipare una richiesta di rinvio a giudizio.
La casa al centro delle indagini è un appartamento che si trova in via del Fagutale a Roma, vicino al Colosseo, e che era stato acquistato dall’ex ministro Scajola nel 2004. Ai precedenti proprietari erano stati versati 1 milione e 700 euro, di cui 900.000 pagati con assegni da Diego Anemone. Scajola avrebbe dunque pagato solo 800.000 euro, convinto di aver fatto un “buon affare”, come ha sempre sostenuto.
Il 29 agosto scorso, l’ex ministro è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma, con l’accusa di aver violato la legge sul finanziamento illecito dei partiti politici, proprio in relazione all’acquisto della casa con vista sul Colosseo.
Redazione