
P4: PER PAPA BASTANO I DOMICILIARI – Entro domani è prevista la decisione della sesta sezione penale della Corte di Cassazione in merito al ricorso presentato dai legali del parlamentare Alfonso Papa (in quota Pdl, arrestato dalla GdM di Roma a fine luglio) contro l’ordinanza del Riesame napoletano che l’8 agosto scorso configurò la nuova “loggia P4” come associazione a delinquere. I giudici di Napoli avevano stabilito la misura cautelare domiciliare per Papa (nonché la revoca dei domiciliari e la rimessa in libertà per Bisignani, il “faccendiere”, altro indagato nell’inchiesta) il 31 ottobre scorso, per i reati di estorsione, corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio, favoreggiamento e associazione a delinquere.
Proprio in merito a quest’ultimo reato è intervenuto oggi il sostituto procuratore Alfredo Montagna, rappresentante della pubblica accusa della Cassazione, il quale durante la sua requisitoria ha affermato: “Il Tribunale del riesame di Napoli, nell’ordinanza dello scorso 8 agosto, non ha fornito la prova della sussistenza dell’associazione a delinquere nei confronti di Papa; dunque, nella fase cautelare, la custodia agli arresti domiciliari è pertanto una misura sufficiente”.
Secondo il pg Montagna, insomma, i giudici dovrebbero annullare l’ordinanza emessa dal Tribunale (rinviandola) così che i giudici del Riesame possano rivalutare le accuse nei confronti di Alfonso Papa, per il quale era più che sufficiente disporre fin dal principio i domiciliari (una misura che servisse solo a tutela dell’inquinamento probatorio).
Annarita Favilla