
UE SU LETTERA GOVERNO E MISSIONE IN ITALIA – L’Unione europea fa sentire oggi la sua voce sulla famosa “lettera d’intenti” che il governo Berlusconi ha inviato in occasione del vertice di Bruxelles del 26 ottobre scorso per illustrare gli impegni dell’Italia nel contrastare la crisi del debito. “La lettera inviata dall’Italia ha dei limiti oggettivi, manca ad esempio un’analisi economica delle misure o l’impatto sul bilancio e nemmeno i dettagli della riforma del lavoro”, è il secco giudizio di Amadeu Altafaj, portavoce del commissario europeo agli affari economici Olli Rehn. Per le autorità europee la lettera del governo italiano ha “dei limiti strutturali”, quando invece “i mercati chiedono chiarezza”.
“Attendiamo con ansia di sentire dal ministro Tremonti come e quando< l’Italia intende attuare le misure contenute nella lettera all’Ue”, ha aggiunto il portavoce del commissario Rehn. Tremonti è atteso all’Eurogruppo di oggi, dove dovrà spiegare ai colleghi europei il piano di attuazione delle misure economiche promesse dal governo italiano. Nei giorni scorsi, l’Italia ha già ricevuto un questionario dalla Ue, in cui vengono chiesti “chiarimenti sulle misure contenute nella lettera di intenti”, come ha spiegato Amadeu Altafaj. Con il questionario sono stati chiesti, nello specifico, “tempi, azioni concrete e impatto sul bilancio” delle misure promesse.
Nel frattempo, entro la settimana dovrebbe arrivare a Roma la missione di monitoraggio dei tecnici della Commissione europea, nell’ambito di quella azione di controllo dei conti e delle riforme economiche dell’Italia, che la Ue eserciterà insieme al Fondo Monetario Internazionale. La missione della Commissione Ue avverrà “in parallelo” e “in più” rispetto a quella che “l’Italia ha richiesto al Fmi”, comunque in “stretta cooperazione” con quest’ultimo, fanno sapere da Bruxelles.
Il portavoce del commissario Rehn ha poi affermato che la missione della Commissione europea a Roma si terrà anche nel caso di dimissioni del Presidente del Consiglio Berlusconi. La missione Ue è infatti composta da esperti, “non politici”, ha precisato Altafaj, che incontreranno gli alti funzionari dei ministeri italiani, e non Berlusconi. Successivamente, il commissario Rehn presenterà il rapporto degli esperti all’Eurogruppo e “le conclusioni politiche saranno tirate a Bruxelles sulla base di un’analisi tecnica”, ha concluso il portavoce.
Quella della Commissione europea «è una missione di esperti, non di politici», per cui sono previsti «incontri con alti funzionari di diversi ministeri, lo staff non deve incontrare Berlusconi», ha chiarito ancora il portavoce del commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn. «Sarà poi Rehn – ha continuato – a presentare il rapporto all’Eurogruppo. Le conclusioni politiche saranno tirate a Bruxelles sulla base di un’analisi tecnica”.
Per il commissario agli affari economici Olli Rehn ha sottolineato che le misure promesse dal governo Berlusconi potranno dare delle risposte positive “solo se e quando saranno applicate”. Secondo Rehn, Berlusconi avrebbe chiesto il monitoraggio del Fondo Monetario Internazionale per “dimostrare determinazione”.
Redazione