CRISI DI GOVERNO – Prima del vertice Pdl a Palazzo Grazioli, le opposizioni si sono ritrovate nel pomeriggio di ieri alla presenza del presidente della Camera Gianfranco Fini. Alla riunione durata quasi un’ora hanno partecipato Pier Ferdinando Casini e Lorenza Cesa (Udc), Pier Luigi Bersani e Dario Franceschini (Pd) e il leader dell’Api Francesco Rutelli.
“Abbiamo fatto due chiacchiere con il presidente Fini – ha detto Bersani -, visto che ci sono delle scadenze parlamentari”, anticipando che domani alle 11:30 ci sarà a Montecitorio una riunione dei capigruppo delle opposizioni in cui si decideranno le prossime mosse. Molte forze dell’opposizione sembrano propensi verso un governo di larghe intese che traghetti il Paese verso elezioni anticipate, dal momento che il Pdl soffre di un’emorragia di deputati verso le liste centriste.
Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini respinge le accuse di ‘campagna acquisti’ in un’intervista a ‘Quotidiano Nazionale’: “Qui non abbiamo molto da offrire, in ogni caso noi delle campagne acquisti di Berlusconi siamo vittime da vent’anni a questa parte” e si augura che il premier Berlusconi prenda coscienza che ormai la maggioranza di governo è svanita e che non continui “con l’accanimento terapeutico dell’esecutivo”.
Il leader di Alleanza per l’Italia, Francesco Rutelli, chiede le dimissioni del premier prima che l’Italia sprofondi nella bancarotta: “Non siamo legati al buon cuore della maggioranza ma alla consapevolezza che Berlusconi sta portando il Paese alla bancarotta… Le opposizioni – dichiara Rutelli- saranno sagge per quanto riguarda gli impegni in Europa ma è la maggioranza che deve riuscire a convincere Berlusconi che continuando così non si esce dalla crisi. Loro stessi sanno che non possono uscire di casa” e rischiano di “trasformare i palazzi del Parlamento in un bunker”.
Luigi Ciamburro