Usa: fu il medico ad uccidere Michael Jackson, è il verdetto della giuria

Conrad Murray

MICHAEL JACKSON UCCISO DAL MEDICOMichael Jackson fu ucciso dal suo medico, Conrad Murray, per la somministrazione di farmaci pericolosi. Dopo nove ore di camera di consiglio, la giuria del tribunale di Los Angeles ha emesso a carico di Conrad Murray il verdetto di colpevolezza per “omicidio involontario”; omicidio colposo diremmo noi. La pena sarà fissata dal giudice Michael Pastor all’udienza del prossimo 29 novembre. Il medico rischia fino a quattro anni di reclusione e il ritiro dell’abilitazione professionale. Murray aspetterà la sentenza del giudice in carcere, in quanto si è visto negare la libertà su cauzione.

La giuria, composta da sette uomini e cinque donne, dopo 23 giorni di processo, durante i quali sono stati ascoltati fino a 49 testimoni, ha deciso di accogliere la tesi dell’accusa, secondo la quale Michael Jackson morì per “essere stato abbandonato” dal proprio medico, dopo che questi gli aveva somministrato alte dosi di propofol, un potente sedativo, senza preoccuparsi di controllarne gli effetti sul cantante.

Il propofol serviva al Jackson per dormire la notte. Secondo la tesi dell’accusa, accolta nel verdetto di colpevolezza, Murray avrebbe accettato di farsi pagare fino a 150.000 dollari al mese pur di somministrare un farmaco, come il propofol, che di solito viene dato ai pazienti solo in strutture ospedaliere e non al loro domicilio. Murray, dunque, si sarebbe comportato come un medico avido e senza scrupoli, irrispettoso dell’etica professionale.

Ai fini della condanna sono state decisive le testimonianze dei paramedici di Los Angeles sugli effetti del propofol e di tre ex compagne del medico, che hanno raccontato di essere state chiamate da lui nella notte in cui Jackson morì.

Conrad Murray ha ascoltato la pronuncia del verdetto di colpevolezza apparentemente senza alcuna emozione, forse paralizzato dalla condanna.

Michael Jackson è morto, nella sua casa di Neverland, in California, il 25 giugno del 2009  per arresto cardiaco provocato da un overdose di propofol.

 

Redazione