GOVERNO: SCONTRO NEL PDL SU VOTO ANTICIPATO DOPO BERLUSCONI – Il governo di Silvio Berlusconi sta vivendo le sue ultime ore e il mondo politico è in fermento. Mentre le opposizioni premono per il rapido via libera alla legge di stabilità che anticiperà le dimissioni del premier, la maggioranza moribonda si interroga sul dopo Cavaliere. Annunciando le sue dimissioni, il diretto interessato ha dichiarato di ritenere inapplicabile l’ipotesi di un altro esecutivo, indicando pertanto come strada pressoché obbligata quella del voto anticipato, quasi certamente a febbraio. Berlusconi ha anche indicato Angelino Alfano come suo probabile successore, sottolineando che sul nome dell’attuale segretario del Pdl sono un po’ tutti d’accordo. Tuttavia Berlusconi non esclude la convocazione delle primarie per la scelta del candidato alle prossime elezioni, spiegando che il nome uscirà dalle “consultazioni tra tutti gli iscritti al Pdl”.
Ma, mentre il presidente del Consiglio dà per certa la convocazione di elezioni anticipate, all’interno del suo stesso partito nasce una spaccatura proprio su questa tematica. Ad esprimere parere contrario è Claudio Scajola, che nelle scorse settimane si è posto a capo dei cosiddetti ‘frondisti’. “Occorre assicurare stabilità al Paese – scrive l’ex ministro in un articolo pubblicato dal sito web Caravella.eu – Andare alle urne ora sarebbe sbagliato“.
“Sono contrarissimo alle elezioni anticipate – gli fa eco il senatore Pdl Beppe Pisanu – Se ci sono elezioni anticipate, esco dal gruppo, dal Pdl, da tutto”.
T.D.C.