SILVIO BERLUSCONI – L’ex premier Silvio Berlusconi si è dimesso, ma la sua figura carismatica all’interno del partito continua a tenere banco e sembra voler sventolare la minaccia di elezioni anticipate davanti al nuovo esecutivo tecnico di Mario Monti, verso cui sembra poco disposto a negoziare. Ieri il nuovo capo del governo ha espresso il desiderio di voler aprire le porte del nuovo esecutivo a sottosegretari del Pd e del Pdl, ma il Cavaliere ha escluso tale ipotesi e manda a dire che il nuovo governo dovrà essere soltanto tecnico, senza innesti politici. Berlusconi ha passato la giornata di ieri a Palazzo Grazioli e ribadisce che il suo partito non è sconfitto, continua a detenere la maggioranza alle Camere e, se lo riterrà opportuno, potrà staccare la spina al governo Monti in qualsiasi momento lo desideri.
Il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto detta la linea che verrà esplicitata quest’oggi nel turno di consultazioni da Gasparri e Cicchitto: “Tecnici devono essere non solo i ministri ma anche i sottosegretari. Ed il Pdl non dà mandati in bianco: devono essere chiari sia programma che struttura di governo”. Il Pdl si dice pronto ad appoggiare il governo tecnico sul rispetto dei 39 punti della lettera inviata all’Ue, ma preannuncia le barricate su leggi come la patrimoniale, indigesta all’elettorato di centrodestra.
Intanto c’è chi scommette su un prossimo ritorno di Berlusconi alla guida del Paese. Trattasi di Micaela Biancofiore che ha trascorso parte della giornata di ieri con l’ex premier a Palazzo Grazioli: “Gli italiani veri li vedremo nei prossimi mesi, venire qui sotto a Palazzo Grazioli ad implorare il ritorno di Silvio Berlusconi, quando ci saranno manovre lacrime e sangue, stipendi tagliati, patrimoniali, prelevamenti coatti nei conti correnti. Allora se ne accorgeranno…Basta aspettare”.
Luigi Ciamburro