NEW YORK: OCCUPY WALL STREET – Non si arrendono i manifestanti di Occupy Wall Street, nonostante la dura repressione della polizia di New York. Dopo essere stati costretti a sgomberare Zuccotti Park dal sindaco Michael Bloomberg, i cosiddetti “indignati” Usa non si sono lasciati scoraggiare e hanno proseguito nella loro protesta contro il mondo della finanza e contro quell’1% della popolazione mondiale che ha in mano la ricchezza di tutto il mondo e non ne vuole sapere di fare qualche piccolo sacrificio per evitare che il restante 99% sprofondi nella povertà.
Ieri, in occasione dei due mesi esatti dalla data di inizio dell’occupazione di Liberty Plaza, dove si trova Zuccotti Park, nel cuore della finanza mondiale, decine di migliaia di manifestanti, circa 30.000 secondo gli organizzatori, sono scesi in strada per quella che è stata definita la “giornata dell’azione” (“Action Day”).
In mattinata i manifestanti si sono diretti in massa verso la Borsa di New York nel tentativo di ritardarne l’apertura bloccando le strade di accesso, ma sono stati fermati da un imponente schieramento di agenti di polizia in tenuta anti-sommossa. Ci sono stati nuovi scontri con la polizia che, secondo quanto riportano i testimoni, avrebbe usato le maniere forti, anche nei confronti dei giornalisti, operatori tv e fotografi sul posto per seguire la manifestazione. Gli indignati hanno anche tentato di occupare diverse stazioni della metropolitana.
Nel pomeriggio i manifestanti si sono ritrovati a Foley Square, la piazza nuovo punto di riferimento del movimento dopo la chiusura di Zuccotti Park, per festeggiare i due mesi dalla nascita di Occupy Wall Street. Secondo gli organizzatori circa 30.000 persone si sono riversate in strada. Tra i manifestanti, 99 hanno indossato magliette bianche con la scritta “Noi siamo il 99%” e si sono fatti arrestare volontariamente come gesto simbolico.
La folla ha poi iniziato la sua marcia verso il ponte di Brooklyn battendo sui tamburi e scandendo slogan. Il corteo ha poi sfilato lungo la corsia pedonale del ponte. Massiccio lo schieramento della polizia per impedire agli indignati di bloccare il traffico delle auto. L’invasione del ponte di Brooklyn è stato il momento di massima tensione di una giornata che ha portato all’arresto di oltre 200 manifestanti. Lo scorso primo ottobre gli indignati avevano già occupato il ponte, bloccando però la circolazione stradale. In quell’occasione furono arrestate dalla polizia 700 persone.
Occupy Wall Street non si ferma.
Valeria Bellagamba
I manifestanti di Occupy Wall Street marciano verso il Ponte di Brooklyn