Edoardo Pesce, intervista all’attore e protagonista di ‘Ultimo 4’ su Canale 5: “Vorrei lavorare con Elio Germano”

INTERVISTA EDOARDO PESCE – Caro Edoardo, lieti di ospitarti su Direttanews. Ti sei formato nella scuola di recitazioneRibaltedi Enzo Garinei e successivamente nelTeatro Azione (diretta da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco): cosa ti hanno trasmesso queste esperienze a livello umano e professionale?

Ho iniziato a fare scuola di teatro abbastanza tardi (a 23 anni), prima studiavo medicina, avendo un papà medico. Quando sono entrato nella scuola di Garinei, dopo un piccolo provino, mi sono sentito come ”Pinocchio” quando entra nel teatro delle marionette, molto felice  cioè di conoscere altri ragazzi che come me volevano recitare, avendo sempre avuto amici che fanno tutt’altro. A Garinei piacevo molto e mi diceva che avevo degli ottimi tempi comici. Recitava le scene che dovevamo fare e anche solo guardandolo si apprendevano parecchie cose. Il teatro Azione è stato quello che mi ha formato di più, perchè richiedeva una frequenza giornaliera di due o tre ore per due anni e credo che dopo l’accademia e il centro sperimentale, sia una delle migliori per quanto riguarda la formazione. Isabella Del Bianco è molto brava e pretende molta disciplina dai ragazzi. Secondo me dalla scuola uno deve”rubare”, oltre ovviamente gli strumenti tecnici, la capacità di esplorarsi e di non aver paura di cimentarsi in cose anche molto lontane da se stessi. Io almeno ho fatto così…

Sappiamo che hai appena terminato le riprese della quarta serie diUltimo, diretto da Michele Soavi:  raccontaci qualcosa di più a questo proposito…

Interpreto Guglielmo, un carabiniere semplice che, insieme ad altri colleghi, per motivi disciplinari, è stato inviato a Fondi, nel NOE (Nucleo operativo ecologico), dove non succede veramente niente, si fanno fotocopie e interventi minimi. Poi arriva Ultimo e tutto cambia. Ci sono scontri contro la ‘ndrangheta e la camorra e alla fine, tra arresti e sparatorie, Guglielmo diventa una specie di ”Rambo”. E’ stata una bella esperienza, Soavi è bravissimo nelle scene di azione e Raoul è una gran bella persona, oltre che un attore di esperienza. Spero di aver fatto un buon lavoro.

In merito alla serie cultRomanzo Criminale, hai dichiarato di stare sempre dalla parte dei cattivi perché più interessanti: come mai ti identifichi meglio nel personaggio delbad boy”?

Perchè nella vita sono troppo ”good boy”, ma penso che a tutti piacciano i personaggi ”cattivi”, se per cattivo si intende un personaggio che va contro la morale comune, un personaggio anarchico e che ha il coraggio di fare e prendersi quello che desidera.. Quindi tifare per lui può dare un  senso di liberazione ed è più facile immedesimarsi. Credo che anche per questo la serie abbia avuto questo successo, perchè è una storia di redenzione, di ragazzi che dal nulla diventano ricchi e potenti. E poi i buoni di solito sono noiosi…

Sarai co-protagonista della serieSarò sempre tuo padre, prossimamente in onda su Raiuno: puoi darci qualche notizia in più in merito?

Il protagonista è Beppe Fiorello che interpreta un padre che, dopo il divorzio con la moglie, entra in una spirale giuridica che lo porta a perdere il lavoro e il contatto con il figlio, fino a diventare un border-line. Io interpreto un suo amico avvocato che però purtroppo non riesce ad aiutarlo come vorrebbe.

Con quale attore/attrice ti piacerebbe un giorno collaborare?

Elio Germano.

Un breve commento sulla situazione del cinema e televisione italiana…

In tv si potrebbero fare cose secondo me più interessanti per il pubblico, più nuove, perchè mi sembra che i soldi e le persone capaci non manchino. L’unico problema è che in Italia intervengono altre dinamiche (chissà quali…?) che non aiutano a sviluppare nuovi progetti e nuovi modi di fare la fiction, mentre Romanzo Criminale e Boris per esempio hanno dimostrato che ciò è possibile. Per quel che riguarda il cinema, mi sembra che in Italia si producano ottimi film, apprezzati anche all’estero, e che ci sia più libertà.

Puoi darci qualche anticipazione sui progetti attuali e futuri che ti vedranno protagonista?

A dicembre dovrei iniziare la serie diretta da Pupi Avati ”Un matrimonio”, nel ruolo di un geometra romano che emigra a Bologna negli anni sessanta. Non è un cattivo, ma credo che sarà interessante ugualmente..

Simone Ciloni