
CRISI MERKEL – Sono sempre più numerosi i Paesi apparteneti all’Ue in crisi o a rischio. Da mesi si parla dei possibili movimenti utili al risanamento dei bilanci ma ad oggi il dibattito è aperto, con i maggiori leader politici in continue riunioni e sempre di più sulle pagine di giornale di tutto il mondo. Da tempo il Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso sta chiedendo ai Paesi dell’Unione di impegnarsi nella lotta alla crisi economico-finanziaria, attraverso l’introduzione degli eurobond.
In merito oggi è stata chiara la cancelliera tedesca Angela Merkel nell’opporsi fermamente all’introduzione proprio degli eurobond oltre ad un ulteriore intervento della Banca centrale europea. Questo il riassunto di quanto accaduto al Bundestag, ossia la camera bassa del Parlamento tedesco, durante il dibattito circa le proposte avanzate da Bruxelles.
Nello specifico per quanto riguarda gli eurobond, la Merkel ha dichiarato che “mettere il carro davanti ai buoi”. “Non funzionerebbe“, in quanto prima è necessario realizzare una stretta integrazione delle risorse economiche europee.
La cancelliera ha infine evidenziato la sua contrarietà a un ulteriore intervento della Bce nel fronteggiare la crisi. “L’eurozona ha una banca centrale che è responsabile unicamente della stabilità della moneta, è il suo mandato. E’ molto importante che l’Europa si appoggi su queste istituzioni indipendenti e non ha il diritto di cambiare questo mandato qualsiasi cosa succeda“.
Intanto oggi la Commissione Europea esaminerà ed approverà il rapporto sulla crescita per il 2012. Dalla bozza del rapporto è emerso che la Commissione Ue ha imposto ai Paesi in difficoltà di rispettare gli obiettivi fissati allo scopo di risanare i conti pubblici “nonostante possibili cambiamenti dello scenario macroeconomico”.
Nel documento è scritto: “I Paesi che beneficiano di programmi di assistenza finanziaria, quelli sotto stretto scrutinio da parte dei mercati e quelli in procedura di deficit eccessivo dovranno continuare a puntare al raggiungimento degli obiettivi di bilancio concordati, nonostante possibili cambiamenti delle condizioni macroeconomiche“. “Eventuali, limitate, revisioni al ribasso delle prospettive – precisa la Commissione Ue – non dovranno tradursi in ritardi nelle azioni di risanamento“.
Luca Bagaglini