
CRISI REHN – In audizione alla Camera, il vice presidente della Commissione europea, Olli Rehn, sta prendendo in esame la crisi economica che sta mettendo in ginocchio numerosi Paesi europei e che sta portando al contagio di tutti gli altri. Il responsabile di Affari economici innanzitutto ha sottolineato come l’indebitamento pubblico stia contagiando anche i Paesi centrali, sottolineando come “la ripresa economica è finita in fase di stallo“. Quanto sta accadendo rispecchia sia le “turbolenze dei mercati sui debiti pubblici, sia un rallentamento economico globale“.
E’ stato previsto, per il 2012, dalla Commissione un progresso economico europeo “solo dello 0,5 per cento e non sono previsti – ha continuato – miglioramenti sul mercato lavoro questo stallo complica le manovre di risanamento dei conti pubblici e ci sono rischi” che il quadro “potrebbe aggravarsi”.
“L’Italia ha di fronte sfide formidabili” ed è necessario che il Paese dia “segnali forti a mercati e cittadini” sul raggiungimento di obiettivi “raggiungibili”. “Servono misure ambiziose, misure per rilanciare la crescita e garantire l’equità sociale, negli ultimi mesi ci sono stati dei progressi“, ha evidenziato. Infine, ha continuato, il Paese italiano deve lavorare sulle “debolezze ben note e di lungo periodo”.
Redazione online