INCHIESTA FINMECCANICA – Nonostante la tempesta corruttiva abbattutasi su Finmeccanica il presidente Pier Francesco Guarguaglini non sembra intenzionato a mollare le redini della multinazionale. Motivo per cui nel prossimo Cda dell’azienda, in programma giovedì 1 dicembre, all’ordine del giorno c’è la revisione delle deleghe e dei poteri. Guarguaglini si difende ma confessa di voler prendere alla lettera le richieste di Mario Monti sul dover prendere decisioni e soluzioni rapide: “La comunicazione del Presidente del Consiglio, Mario Monti, è presa in assoluta considerazione – comunica con una nota – e non ha mai ritenuto considerarla come essere una ‘battutà. A riprova del rispetto istituzionale, per il primo dicembre è convocato il Consiglio di Amministrazione”. Detto in breve: il presidente di Finmeccanica non ha nessuna intenzione di ritirarsi, poichè “nessuno capisce che cerco di capire qual è il bene della mia societa”; ma qualora dovesse giungere l’invito esplicito del premier il passo indietro sarà fatto, ma per ora meglio tacere in vista del Cda: “Siccome qualunque cosa io dico viene interpretata, posso solo confermare che la prossima settimana c’è un consiglio d’amministrazione”. Guarguaglini, 74 anni, è finito nel ciclone giudiziario, insieme alla moglie Marina Grossi, amministratore delegato della Selex accusata di false fatturazioni e anche lei decisa a non mollare la sua posizione di vertice.
L.C.