Brindisi, emergenza immigrazione: imbarcazione affonda a largo di Brindisi, 2 morti

 

BRINDISI – L’imbarcazione ‘Gloria’, battente bandiera Usa e partita cinque giorni fa dalla Turchia con a bordo almeno 80 persone, ha fatto naufragio al largo di Brindisi dopo essersi incagliata contro gli scogli spinta dalle onde e dal vento. Finora i corpi recuperati sono due, quarantuno i sopravvissuti e quasi altrettanti gli extracomunitari rintracciati nelle campagne limitrofe, sebbene tali numeri potrebbero subire modifiche con il trascorrere delle ore. A bordo della barca naufragata c’erano afghani,pachistani, iracheni e curdi, ma resta il dilemma sul reale numero degli occupanti: “Secondo un testimone – afferma l’assessore regionale Fabiano Amati – a bordo del barcone c’erano 70-80 persone. Molti dei sopravvissuti sono scappati via subito dopo il naufragio della barca a vela e, per questo, comprendere quante siano effettivamente le vittime, per ora, è assai difficile: tuttora i carabinieri e la polizia sono impegnati nelle ricerche nelle campagne qui intorno”. Sulla costa sono intervenuti Vigili del fuoco, Faimme Gialle, carabinieri, polizia, volontari della Protezione civile e personale sanitario. Durante la notte i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, con l’ausilio di un elicottero della Guardia di Finanza che illuminava il tratto di mare, hanno scandagliato i fondali senza risultato. Secondo gli stessi immigrati mancherebbero all’appello circa una trentina di persone e si spera siano fuggite a piedi subito dopo la tragedia. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, chiede nuove politiche di solidarietà: “Non possiamo più convivere con il naufragio di migliaia di uomini e donne in fuga da guerra, fame e povertà. È necessario rimettere al centro delle politiche di accoglienza umanità e solidarietà”.

 

 

Luigi Ciamburro