Ginko Biloba: l’albero della preistoria che ha superato Hiroshima e di cui ha parlato Darwin

Ginko Biloba

GINKO BILOBA – Messo a coltura negli Stati Uniti e in Europa, il Ginko Biloba è originario di Corea e Cina. L’albero risale a 250 milioni di anni fa, ed è di diritto il più antico presente nel nostro pianeta. Charles Darwin, il padre della teoria dell’evoluzione lo considerava un fossile vivente.

Il Ginko Biloba è molto resistente, può vivere fino a 1000 anni, ed ha superato anche le conseguenze  della bomba nucleare di Hiroshima. I flavonoidi, sostanze chimiche presenti nelle piante, costituiscono il suo principio attivo più benefico. Il Ginko è prezioso per contrastare i radicai liberi, migliora la circolazione sanguigna, allieva cefalee, rende più efficiente l’apparato digerente, contrasta la degenerazione maculare, una patologia che interessa la retina impedendo la corretta visione centrale che si manifesta in particolare nei soggetti oltre i 50 anni di età. E’ utile anche nei disturbi della sfera sessuale, migliora l’attività renale, allevia i disturbi del condotto uditivo. Test effettuati su soggetti colpiti da demenza senile, curati con il Ginko Biloba, hanno evidenziato un sensibile miglioramento della sintomatologia nella maggior parte dei pazienti.

Ultimamente a quest’albero è stata riscontrato un altro beneficio, secondo la ricerca scientifica sarebbe in grado di contrastare lo smog nelle grandi arterie cittadine, provocato dagli scarichi industriali riversati nell’atmosfera. Le controindicazioni derivate dall’uso di questo integratore sono poche, potrebbe comunque interagire nel caso di assunzione di anticoagulanti ed aspirina.

Pur essendo il Ginko Biloba un prodotto del tutto naturale, è bene comunque ricordare che gli integratori non possono sostituire una dieta sana e bilanciata, nonché uno stile di vita equilibrato, e prima di farne uso è sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia.

 

Marco Galluzzi