
ISRAELE EBREI AMERICANI – Esserte patriottici è sempre stato considerato un segno di lealtà dal proprio Paese. Tuttavia non sempre è positivo, soprattutto quando affermazioni o azioni vengono compiute dallo stesso governo a discapito dei suoi stessi concittadini che hanno trovato una vita in un altro Paese. Alla fine è stata bloccata dal governo d’Israele la campagna messa in atto con l’obiettivo di dissuadere il popolo israeliano dallo sposare ebrei americani. Il movimento di protesta governativa era stato preparato ed eseguito con tanto di spot televisivo di circa trenta secondi e ritraente un americano che utilizza le candele adibite alla commemorazione dei caduti per una cena romantica, il tutto contornato da una voce di sottofondo: “Loro saranno sempre israeliani. I loro partner non sempre capiranno. Aiutateli a ritornare in Israele“. Oltre a questo, come se non fosse sufficiente, era stato creato anche un manifesto che incitava il rientro in patria di tutti gli israeliani onde evitare i nuovi nati finissero per chiamare il proprio padre ‘daddy’ anzichè ‘abba’.
Immediata è stata la reazione della Federazione degli ebrei dell’America del Nord che ha fatto giungere, in terra israeliana e precisamente al ministero dell’Integrazione israeliano, una lettera di protesta con su scritto che il “messaggio secondo il quale gli ebrei americani non capiscono Israele è semplicemente scandaloso“.
A seguito dell’inizio di proteste che sembravano non terminare e che avrebbero potuto creare problemi, Benjamin Netanyahu, Primo ministro israeliano, ha optato per il ritiro della campagna.
Intanto in terra israeliana la situazione si fa sempre più delicata sul fronte Iran e nucleare. In merito il Ministro della Difesa iraniano Ahmed Vahidi, citato dal quotidiano israeliano Yediot Ahronoth, ha spiegato che Israele “deve essere punito per le sue azioni contro i musulmani in Libano e Palestina”.
L.B.