
OCCUPY DC ARRESTI – Nuovi arresti per gli indignati. Ieri infatti a Washinghton sono stati portati in carcere trentadue manifestanti del movimento ‘Occupy DC’ in quanto si sono ribellati all’azione di smantellamento, portata avanti dalle forze dell’ordine, di un abaita in legno eretta a qualche centinaio di metri dalla Casa Bianca. Prima di passare all’azione la polizia aveva concesso un ultimatum di circa un’ora, al termine del quale gli agenti sono dovuti intervenire.
Nonostante questo i manifestanti sono rimasti sul luogo per protrarre la protesta. In passato Bryan Paul, abitante di Pittsburgh (Pennsylvania) per unirsi al movimento anti-Wall Street, aveva dichiarato alla ‘France Presse’: “Questa struttura è in realtà il simbolo che possiamo ricostruire il paese tutti quanti insieme e che, per questo, non abbiamo bisogno del governo“.
Attualmente sono attivi gli accampamenti di Boston, Pittsburgh e Washington.
Nei giorni scorsi, nel corso di una conferenza stampa, il sindaco di Los Angeles ha lanciato un ultimatum agli Indignati per smantellare l’accampamento, spiegando che l’area occupata dai dimostranti deve essere ripulita e che la presenza di oltre 400 tende non è più sostenibile prevalentemente per motivazioni igieniche. Villaraigosa ha comunque espresso il suo personale apprezzamento nei confronti del movimento Occupy Wall Street che ha preso piede in molte zone degli Usa e si è detto solidale con i manifestanti.
Redazione online