STRAGE IN CAMPUS USA – Ancora una volta l’America deve far fronte a un’altra strage all’interno di un campus universitario, lo stesso Virginia Tech che quattro anni fa fu teatro della follia di un ragazzo di origini coreane, Seung-Hui Cho, che uccise 32 persone con due pistole in pugno. E ieri, verso mezzogiorno, un killer di carnagione bianca e con indosso una felpa grigia (al momento non si sa di più) ha aperto il fuoco contro un agente, durante un controllo routinario all’interno di un parcheggio. Secondo testimoni oculari dopo il fermo e lo sparo mortale, il killer è fuggito a piedi verso un altro parcheggio, dove è stata rinvenuta la seconda vittima. A raccontare quasi in diretta questo momento di follia è stato lo stesso campus attraverso l’account Twitter che, dopo qualche ora, ha annunciato il ritrovamento del cadavere del killer e che le attività universitarie “potevano riprendere regolarmente”. Ma fino ad ora ancora non si conoscono i motivi che hanno indotto l’uomo a un gesto simile, nè il modo in cui è morto. Due ore dopo l’omicidio sono arrivate le teste di cuoio e gli uomini dello Sweat Team, reparto specializzato in queste missioni. Ma ormai tutto era finito.
Luigi Ciamburro