ATTENTATO ANARCHICO – La crisi economica, la manovra Monti, la responsabilità delle banche nella recessione internazionale e la mannaia di Equitalia che sta investendo il Paese di cartelle esattoriali hanno composto la miscela esplosiva di questa nuova campagna insurrezionale, come spesso accade nei periodi natalizi. A distanza di pochi giorni la Federazione Anarchica Informale fa recapitare plichi esplosivi alla Deutsche Bank di Francoforte e ad Equitalia per innalzare la tensione sociale in questo difficile momento di malcontento popolare. Ed ora scatta la caccia al terzo pacco bomba annunciato nel volantino di rivendicazione, ipotesi confermata dall’ormai consueto invio multiplo di questi ordigni che con il minimo rischio ottengono attenzione, incisività e fanno proseliti. Infatti il rischio reale è che l’attentato a Equitalia, in un contesto sociale-politico ed economico allarmante, faccia guadagnare consensi al movimento anarchico, come dimostrano blog e forum su internet, dove la società pubblica di riscossione tributi è oggetto di aspre critiche e nessuno si dice dispiaciuto o condanna quanto successo ieri.
Il direttore generale di Equitalia, Mario Cuccagna, si è visto esplodere il pacco nel suo ufficio al secondo piano di via Millevoi a Roma. Ad aprirlo è stato lo stesso direttore intorno alle 12:30 e la deflagrazione ha rimbombato anche ai piani inferiori. Cuccagna è stato trasportato subito in ospedale Sant’Eugenio dove gli hanno diagnosticato la perdita di una falange e una ferita ad un occhio. Sottoposto a due interventi chirurgici i medici assicurano che la vista è salva e che recupererà le funzioni dell’arto al 95%.
Ora si teme per il terzo plico esplosivo: massima attenzione agli istituti bancari, sedi istituzionali, uffici europei, anche se l’ordigno potrebbe arrivare sino in Francia, dopo aver colpito la Germania.
Luigi Ciamburro