Cameron ha giustificato la sua presa di posizione dichiarando di non essere disposto a cedere sulla questione della sovranità nazionale ma a quanto pare il fatto di non aver sottoscritto l’intesa non terrà fuori la Gran Bretagna da un meccanismo di vigilanza sui bilanci. “Se la mossa della Gran Bretagna voleva evitare che la City e i suoi servizi finanziari non venissero regolati, questo non succederà, perché abbiamo imparato la lezione dalla crisi e la applicheremo anche al settore finanziario”, spiega il commissario Ue agli Affari finanziari Olli Rehn.
Rehn ha precisato che “il governo britannico ha sostenuto e votato il six pack, che già contiene regole per una sorveglianza rafforzata, e quindi anche deficit e debito della Gran Bretagna subiranno gli stessi monitoraggi di tutti gli altri”.
Redazione online