Manovra, nel testo il passaggio al sistema contibutivo delle pensioni dei politici

La Camera dei Deputati

MANOVRA: PENSIONI POLITICI PASSANO A SISTEMA CONTRIBUTIVO – Uno dei punti della manovra che sta facendo maggiormente discutere è sicuramente quello riguardante gli interventi sulle pensioni. Quando sono stati resi noti i provvedimenti in materia di pensioni previsti dalla prima stesura del testo da più parti si sono levate critiche di scarsa equità, quindi l’esecutivo si è messo al lavoro per alleggerire le misure più severe.

Inoltre Monti e i suoi rispondono a chi li aveva accusati di far pesare tutti i sacrifici sulle fasce più deboli della popolazione non prevedendo invece tagli ai costi della politica andando a modificare proprio le pensioni dei parlamentari. Secondo l’ultimo emendamento presentato dal governo alla manovra, il testo sancirà il passaggio al sistema contributivo a partire dal 2012: l’età pensionabile salirà quindi a 65 anni per i politici che hanno lavorato in Parlamento per un solo mandato e a 60 per i ‘veterani’ che hanno effettuato due o più legislature.
La presidente del Pd Rosy Bindi ha inoltre proposto di inserire nel testo la possibilità per i singoli parlamentari di stabilire per se stessi una pensione ridotta e la richiesta è stata accolta.

Inoltre l’Ufficio di presidenza della Camera ha deciso che nei confronti dei dipendenti di Montecitorio si adotterà “il sistema previdenziale previsto per la generalità dei lavoratori dalla manovra”.

Redazione online