Imu anche in Irlanda: nuova tassa sulle proprietà immobiliari. Già partito il boicottaggio

Il Primo Ministro d'Irlanda Enda Kenny

TASSA IMMOBILIARE IN IRLANDA – E’ stata approvata ieri dal parlamento irlandese l’introduzione della cosiddetta “Household Tax”, una tassa da applicare alle proprietà immobiliari. Senza alcun tipo di differenziazione in base all’entità della proprietà, ogni cittadino irlandese in possesso di una casa si troverà a doverla registrare e pagare 100 euro annuali. Il provvedimento è stato varato conseguentemente ad una richiesta che BCE e FMI hanno inserito all’interno del piano di austerity previsto per il Paese.

Contrari all’introduzione della tassa, alcuni deputati del parlamento irlandese, principalmente appartenenti alla United Left Alliance o indipendenti, hanno lanciato in giornata tramite conferenza stampa una campagna di boicottaggio. Già da ieri inoltre vari altri parlamentari hanno dichiarato pubblicamente che non registreranno la loro proprietà e non pagheranno la tassa. Joe Higgins, membro del Socialist Workers Party, ha invitato gli irlandesi a boicottare la tassa definendola una “coercizione” che il governo non ha il diritto di imporre a circa un milione e mezzo di persone.  Prospettando un successo per la campagna Higgins ha continuato dicendo: “entro la fine di marzo 2012 la maggioranza dei cittadini avrà disertato la registrazione e il pagamento. Ciò avrà la valenza simbolica di un referendum, attraverso il quale la gente potrà esprimere il proprio parere in merito a queste disastrose politiche di austerity”. Anche due deputati del Sinn Fein si sono associati alla protesta.

Il ministro Phil Hogan ha rilasciato ieri alcune dichiarazioni con le quali ha ammesso che la tassa non sarebbe equa. Rassicurando in merito alla provvisorietà di questa tassazione, la quale a sua detta sarà rimpiazzata nel corso dei prossimi due anni da un’imposta sulle proprietà bilanciata e differenziata, ha tuttavia parlato dell’azione di boicottaggio propagandata dai parlamentari come di un comportamento “irresponsabile”.

Secondo il primo ministro Enda Kenny la tassa andrebbe difesa in quanto non peserebbe particolarmente sul budget delle famiglie, anche considerando che il governo si è impegnato a prevedere esenzioni per coloro i quali sono in stato di difficoltà economica e ricevono il benefit statale.

 

Nicoletta Mandolini