MANOVRA ECONOMICA – Quest’oggi il governo presieduto da Mario Monti porrà la fiducia sulla manovra economica per evitare intralci parlamentari, dopo di che venerdì sera verrà definitivamente approvata in diretta tv e per ogni famiglia italiana sarà un salasso di oltre mille euro in più per ogni famiglia italiana, cui vanno aggiunti gli aumenti stabiliti in precedenza dal governo Berlusconi, riducendo il potere di consumo familiare del 7,6% annuo (dati Adusbef-Federconsumatori). I tagli previsti dalla manovra causeranno annualmente un dispendio economico medio di 197 euro, l’introduzione dell’Imu causerà un esborso di 405 euro, le accise sulla benzina sottrarranno 120 euro dalle tasche dei cittadini, senza poi contare gli aumenti dell’iva, il bollo deposito e l’addizionale regionale.
Eppur la manovra che approderà alla Camera ha subito alcune modifiche in Commissione Bilancio e Finanze di Montecitorio che, però, non alleggeriscono di molto la stangata. Ad esempio per quanto concerne l’Imu il governo Monti ha deciso uno sconto di 50 euro a figlio fino a 26 anni; le pensioni fino a 1.400 euro verranno adeguate al tasso d’inflazione; penalizzazioni meno pesanti per chi lascia il lavoro prima dei 62 anni; liberalizzazione di alcuni farmaci di fascia C (privi di ricetta) che potranno essere venduti anche nella grande distribuzione.
Una manovra cui si opporranno soltanto Lega Nord e Idv. Il Pdl pur non condividendo in pieno promette il proprio consenso: “Con le modifiche su Ici-Imu a favore dei nuclei familiari e sull’indicizzazione delle pensioni – ha dichiarato Fabrizio Cicchitto – il decreto è stato reso più equo in due punti importanti quali l’imposizione sulla casa e sulle pensioni. La manovra nel suo complesso rimane molto dura e con probabili ricadute recessive, come ha rilevato il governatore di Banca d’Italia. Come è noto noi l’avremmo fatta in modo diverso. Comunque adesso è decisivo che vengano fatti interventi sulla crescita”.
Luigi Ciamburro