
MANOVRA CAMUSSO – Continua la lotta dei sindacati contro la manovra Monti. Susanna Camusso: non è presente equità nella manovra. Una lotta aperta in un momento in cui la produzione è in calo netto e il prezzo di carburante e altri beni, alcuni di lusso, sta aumentando a dismisura. I maggiori colpiti, accusa in merito la Camusso da tempo, giovani, pensionati e famiglie.
“Il nostro giudizio – ha spiegato – continua ad essere quello di una manovra che non ha i tratti di equità che avrebbe dovuto avere e che comunque bisogna provare ad ottenere“. Infatti “Continua ad essere una manovra profondamente squilibrata sulla tassazione del lavoro dipendente, delle pensioni e delle famiglie. Questo è un tratto che va corretto anche per gli effetti recessivi che avrà sul paese in termini di potere d’acquisto, in termini anche di contrasto alla progressiva riduzione dell’apparato produttivo”.
“Non bisogna dimenticare – ha continuato il capo di Cgil – che i dati sulla produzione industriale degli ultimi mesi sono in totale calo. Le previsioni sull’occupazione sono pessime. Da questo punto di vista gli effetti anti-recessivi che erano necessari non ci sono”.
Non credo “ci sia una fase prima e una fase seconda – ha dichiarato una diffidente Camusso – perché la sensazione è che la seconda non arrivi mai. E’ evidente che adesso tutti gli sforzi vanno fatti per correggere le cose più inique della manovra e per avviare una fase di crescita“.
Infine secondo quanto valutato da Cgil, Confindustria sarebbe favorevole al decreto salva Italia varato dal governo Monti: “Abbiamo visto un atteggiamento di Confindustria molto favorevole alla manovra. Per un verso comprensibile – ha continuato Camusso – perché sono gli unici che hanno risorse fresche dalla manovra. Ma credo che ci sia da parte loro una grande sottovalutazione degli effetti che invece avrà la manovra sui consumi e sulle prospettive di crescita”.
Redazione online