Processo Mills, il mea culpa dell’avvocato inglese: “Mi vergogno”

David Mills

PROCESSO MILLS – Un David Mills con il capo cosparso, almeno apparentemente, di cenere, quello che è stato ascoltato in videoconferenza al tribunale di Milano nel quadro del processo in cui Silvio Berlusconi è imputato per corruzione in atti giudiziari. L’avvocato inglese, interrogato in qualità di testimone assistito da un avvocato, secondo quanto sostengono i magistrati dell’accusa avrebbe incassato 600mila dollari da Berlusconi per mentire ai pm nel quadro dei procedimenti giudiziari su All Iberian e sulle presunte tangenti alla Guardia di Finanza.

Mills, la cui audizione è iniziata lunedì ed è proseguita oggi, si è addossato la colpa dell’intera vicenda, dicendo che il pagamento della famosa somma ricevuto dall’ex premier attraverso uno dei manager di Fininvest, Carlo Bernasconi, non è che una bugia, poiché a dargli i soldi sarebbe stato l’armatore Diego Attanasio. “Tutto quello che riguarda Berlusconi e Bernasconi è una fiction, un’invenzione pericolosa – dichiara Mills – Ero in un gravissimo stato di confusione mentale, volevo dimostrare al fisco inglese che quei 600mila dollari erano un regalo e non erano reddito”.
Mi vergogno a doverlo dire – prosegue – ma ho trovato la soluzione di collegare questa storia a Carlo Bernasconi, manager Fininvest che era morto da due anni”.
L’avvocato ha inoltre precisato di aver tirato in ballo Bernasconi e Berlusconi per evitare “altri guai ad Attanasio”.

Redazione online