Anders Behring Breivik è pazzo: confermata la perizia psichiatrica

Anders Behring Breivik

PROCESSO BREIVIK – La Commissione medica che doveva esprimere un parere sulla perizia psichiatrica che ha definito Anders Behring Breivik non condannabile ha preso ieri una decisione: non ci sono significative obiezioni da muovere al rapporto. La Commissione considera condivisibili le conclusioni a cui sono giunti i due psichiatri Torgeir Husby e Synne  Sørheim. Il caso è chiuso, dunque, anche se il giudice potrà chiedere una nuova perizia. La Corte si sta muovendo proprio in questa direzione, per capire se sia utile avere un secondo parere psichiatrico. Una decisione dovrebbe arrivare entro i primi giorni di gennaio.

In ogni caso, ricorda il Norway Post, spetta alla Corte decidere se seguire o meno l’indicazione della perizia anche se è consuetudine nei tribunali norvegesi prendere per buoni i pareri degli esperti. Va aggiunto che lo stesso Breivik rifiuta le conclusioni dei due psichiatri, considerandosi sano di mente.

Poco meno di un mese è stato necessario alla Commissione medica per arrivare al verdetto.

Nelle settimane successive alla pubblicazione della perizia, la Norvegia era stata scossa da un vero e proprio terremoto: indignazione, rabbia, un’infinità di richieste per un nuovo esame psichiatrico. Difficile da mandar giù l’idea che Breivik possa passare solo qualche anno in una casa di cura, anziché dietro le sbarre di una prigione. L’attesa per la decisione della Commissione era stata molto alta, come è facile immaginare.

Ma già a metà settimana Tarjei Rygnestad, a capo della Commissione che mette insieme sette esperti, aveva fatto capire che si andava verso il sostegno al rapporto. Presunti dissidi interni non sono stati commentati: NRK aveva scritto che tre membri della Commissione avevano espresso forti perplessità sull’esito della perizia.

Antonio Scafati