Corruzione, Corte dei Conti: l’Italia non raggiunge nemmeno la sufficienza. Necessario intervenire

Luigi Giampaolino, presidente Corte dei Conti

CORRUZIONE CORTE DEI CONTI – La lotta alla corruzione è in fase di stallo a causa della mancanza di un rivolgimento morale di questi anni, a una legislazione in merito da rivedere e al ritardo dell ddl anticorruzione dal contenuto insufficiente e anche fermo alla Camera. Parole del presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, il quale non vede “un vero, reale, profondo, sostanziale rivolgimento morale” circa la “mala amministrazione“.

La considerazione è che la corruzione “sia rimasta stabile, soprattutto perché non si avverte un reale, profondo, sostanziale rivolgimento morale; l’onestà, in ogni rapporto anche privato; la valenza del merito; l’etica pubblica; il rispetto del denaro pubblico e di tutte le risorse pubbliche, che sono i beni coattivamente sottratti ai privati e dei quali si deve dar conto”. Inoltre gli articoli aventi scopo di deterrente “andrebbero rivisitati, avendo a parametri non tanto il bene e il prestigio della pubblica amministrazione, ma i valori costituzionali, in particolare gli articoli 97 e 41. Indicazioni giunte, per la verità, dalla stessa dottrina penalistica fin dagli anni ’70, ma rimaste – ha continuato Giampaolino, per buona parte inattuate nella riforma dei reati della pubblica amministrazione. In particolare, la fattispecie del falso in bilancio andrebbe ripristinata in tutta la sua portata di tutela di beni fondamentali dell’economia e di sanzioni di comportamenti che ledono”.

Al momento le lamentele maggiori riguardano però il ritardo che sta riguardando l’approvazione del ddl anticorruzione fermo, in seconda lettura, alla Camera. Inoltre riferendosi al contenuto della stessa legge il presidente della Corte dei Conti lo considera insufficiente “nell’ultima versione frutto dei lavori in commissione. Occorre una rigenerazione fondata sul merito e sulla professionalità delle pubbliche amministrazioni. Serve un’effettiva, indefettibile, concorrenza, nel mercato. Ci vogliono una generale trasparenza, un’estesa dotazione di banche dati, una seria vigilanza ed efficaci controlli“, ha concluso Giampaolino.

Insomma un’insufficienza amara che sembra per il momento trovare migliorie in un futuro prossimo.

Redazione online