RALLY DAKAR MINACCIA PATRIMONIO ARCHEOLOGICO SUDAMERICANO – Chi non conosce la corsa Parigi-Dakar? Il rally più famoso del pianeta, che dal 2009 a causa delle minacce di attentati è stata spostata in America Latina, vede ogni anno la partecipazione di quad, automobili e camion ed è tristemente nota per l’alto numero di incidenti verificatisi in gara: di questi, dal 1979 a oggi, quelli mortali sono stati 25.
E a quanto pare la celebre corsa richiede anche un altro pesante tributo, oltre a quello, tragico, pagato in termini di vite umane. A lanciare l’allarme è la sezione cilena di Acción Ecológica, uno dei più importanti movimenti ambientalisti del Sud America. L’organizzazione ha analizzato i danni al patrimonio archeologico registrati da quando la corsa è sbarcata sull’altra sponda dell’Atlantico e, insieme alla fondazione Patrimonio Nuestro, si è rivolta alla Corte d’Appello di Santiago del Cile, inoltrando un ricorso contro la Dakar in difesa del patrimonio archeologico nazionale. “Nel 2009 – spiega Luis Mariano Rendón, uno dei coordinatori di Acción Ecológica – sei siti archeologici di oltre quattromila anni fa sono andati persi a causa del rally. Nel 2010 sono stati danneggiati 52 siti e nell’edizione dell’anno scorso le aree archeologiche compromesse sono state 126”. La presidentessa di Patrimonio Nuestro Rosario Carvajal ha inoltre evidenziato l’insufficienza e l’inefficienza delle misure che dovebbero ridurre l’impatto della corsa sull’ambiente.
Anche in Perù si sono scatenate critiche contro il rally Dakar: la denuncia in questo caso è partita dal Museo di Paleontologica Meyer Hönninger, che ha chiesto al governo di stilare un elenco dei luoghi che dovrebbero essere evitati dal percorso: gli organizzatori, infatti, mantengono uno strettissimo riserbo sulla rotta dei veicoli, che pertanto possono danneggiare fossili di squali, balene e altri grandi animali acquatici vissuti nell’era del Miocene di inestimabile valore. L’esecutivo, comunque, ostenta tranquillità: il Ministero dei Beni culturali assicura che la corsa non danneggerà il patrimonio archeologico del Paese, mentre la Commissione di Promozione del Perù esulta per i vantaggi dal punto di vista turistico-economico, visto che la corsa porterà un milione di visitatori per un guadagno che si aggira sui 100 milioni di dollari.
Tatiana Della Carità
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