Lo Champagne è sempre in auge: in Francia nel 2011 la vendita non ha risentito della crisi

VENDITA DI CHAMPAGNE – Nonostante la crisi del debito abbia avuto pesanti ripercussioni sui consumi in tutta Europa, il 2011 è stato un anno particolarmente positivo per i produttori di champagne. Infatti, secondo le stime del Comitato interprofessionale dei vini di champagne (CIVC), nel 2011 la vendita del celebre vino francese ha fatto registrare una crescita del 3,5%, con ben 350 milioni di bottiglie esportate in tutto il mondo. Se i dati fossero confermati, si tratterebbe della seconda migliore annata di sempre, perfino migliore di quella del 2007, quando furono “stappate” nel mondo 339 milioni di bottiglie.

Il dato sulle vendite è ancora  più significativo se si considera che quest’anno il prezzo dello champagne ha subito un aumento sostanziale (tra il 3% e il 5%), che ha garantito ai produttori un guadagno di circa 4,1 miliardi di euro. “Il 2011 è stata un’ottima annata, che prosegue il recupero cominciato lo scorso anno, dopo due anni di forti ribassi (…). Lo Champagne gode di una crescita in valore e in volume”, ha dichiarato Thibault Le Mailloux, il portavoce del CIVC, consorzio rappresentativo dei vignaioli, delle cooperative e delle case di produzione di champagne più importanti di Francia.

Per quanto riguarda la distribuzione mondiale, la Francia guida la classifica dei principali Paesi consumatori (il 55% delle vendite complessive), seguita da Stati Uniti, Australia e Italia. Buoni risultati anche in Nazioni emergenti quali Cina, Russia e Brasile, dove si è registrata una vendita di circa un milione di bottiglie a Paese.

Archiviata un’ottima annata, i professionisti del settore si mostrano comunque prudenti sulle future prospettive di vendita. La crisi mondiale, avvisano, potrebbe comprimere i consumi del vino più famoso del mondo per i prossimi tre anni.

 

Flavia Lucidi