
PRIMARIE USA – Dopo la vittoria sul filo del rasoio in Iowa Mitt Romney si appresta al voto di martedì prossimo nel New Hampshire, dove secondo i sondaggi parte da super favortio nei confronti di Rick Santorum e Ron Paul, rispettivamente secondo e terzo nella griglia di partenza per la corsa al posto di candidato premier nelle file repubblicane. E il primo turno miete già due vittime: dopo Rick Perry, anche Michele Bachmann, l’eroina dei Tea Party, ha deciso di abbandonare l’ascesa alla White House in seguito alla batosta elettorale. Tant’è che gli altri candidati alle primarie corrono ai ripari e concentrano i loro sforzi sul prossimo appuntamento elettorale del 21 gennaio, quando si voterà nella Carolina del Sud. Ma in vero non si tratta di semplici consensi, ma anche di una battaglia a suon di dollaroni: secondo fonti analitiche, infatti, nei Caucus dello Iowa Romney avrebbe speso 113 dollari a voto (contro i circa 2 dollari di Santorum) e si prepara a una grande campagna mediatica in vista delle primarie in Florida del 31 gennaio.
Fatto sta che il partito repubblicano ancora non ha un candidato principale e ben definito, cosa che arrecherà qualche vantaggio al premier democratico Barack Obama che a novembre cercherà di riconfermare il secondo mandato. Di certo la campagna elettorale è ancora agli inizi, ma Obama sa di avere dinanzi un avversario diviso e che risulta titubante nel scegliere il proprio leader. Allo stesso tempo l’inquilino della casa Bianca lavora sodo per arginare la crisi finanziara che attanaglia gli Usa: solo così potrà avere la strada spianata per la riconferma…
Luigi Ciamburro
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