CRISI MONTI – Il fondo Salva-Stati “deve diventare operativo in tempi brevi e certi e deve fondarsi su procedure snelle, in modo da poter essere effettivamente utilizzabile”. Quste le parole del presidente del Consiglio Mario Monti che in un’intervista a ‘Il Sole 24 Ore’ ha evidenziato come l’Unione europea deve rendere utilizzabile oltre al fondo anche i project bond allo scopo di comportare l’abbassamento dei tassi.
Inoltre è doveroso, ha spiegato Monti, rafforzre il mercato unico, con l’obiettivo di incrementare la crescita “che è essenziale per l’occupazione e per la stessa disciplina di bilancio“. Per farlo si deve procedere con l’attuazione del single market act ma prima ancora a “un piano per dotare l’Europa di infrastrutture adeguate, grandi reti di trasporto e di comunicazione, a cominciare dalla banda larga”.
Nonostante sia favorevole agli Eurobond Monti ha tenuto a precisare che “in Europa c’è una notevole difformità di opinioni, perciò non è uno strumento su cui si può puntare a breve”.
Intanto ieri Monti a Reggio Emilia, nel corso delle celebrazioni per il 215° anniversario del Tricolore, ha tenuto a precisare: “L’espressione corrente di ‘mettere le mani nelle tasche degli italiani’ non mi ha mai persuaso e comunque è incompleta perché ci sono altri atti di ‘mani che entrano nelle tasche’“.
“Alcuni italiani – ha precisato – mettono le mani nelle tasche di altri italiani: sono gli evasori rispetto ai contribuenti“. “O ancora ci sono alcuni italiani che mettono le loro mani, senza che né i primi né i secondi se ne accorgano, estorcendo privilegi o rendite. Spesso a seguito di provvedimenti pubblici del governo centrale o dei governi locali che hanno introdotto e mantengono, senza aggiornamento o revisione, inciampi al gioco della concorrenza del mercato e così creando rendite di posizione“. “Il filo conduttore”, ha concluso il premier, “è quello di invitare tutti a tenere le mani a posto“.
Redazione online
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