NICARAGUA: OPPOSIZIONE DENUNCIA BROGLI ELETTORALI – Le elezioni tenutesi in Nicaragua per il rinnovo del Parlamento nel novembre scorso hanno visto la vittoria, con oltre il 62% delle preferenze, della Alianza Unida, la coalizione guidata dal partito di ispirazione marxista Fsln (il Frente sandinista de liberaciòn nacional) di Daniel Ortega, ex guerrigliero diventato presidente nel 2007. Il nuovo Parlamento (in cui la Alianza unida conta 62 deputati) si è installato due giorni fa tra le polemiche: l’opposizione punta infatti il dito contro la maggioranza, accusando la coalizione guidata da Ortega di brogli elettorali.
I 26 deputati del partito di opposizione Alianza Pli hanno deciso di abbandonare l’assemblea proprio in segno di protesta contro l’esito del voto, tuttavia il gesto è stato percepito come poco efficace e scarsamente coerente da molti osservatori nonché da buona parte dell’opinione pubblica, soprattutto perché i membri del partito fanno di fatto parte della stessa istituzione statale che dicono di non riconoscere. Qualcuno, insomma, accusa l’opposizione di scarsa lucidità politica e di aver abbandonato la sessione di ieri soltanto per non aver raggiunto il risultato sperato.
L’opposizione, comunque, respinge le critiche: Victor Hugo Tinoco, del Movimento renovador sandinista (partito uscito dal Fsln nel 2006), ha parlato di un vero e proprio furto di cariche, lamentando che alle opposizioni non siano stati attribuite poltrone in proporzione ai reali voti ottenuti. “Siamo stati eletti dal popolo – dice – e non stiamo legittimando i brogli elettorali. Continueremo a denunciare l’illegalità della presidenza di Ortega”.
Le voci della maggioranza, nel frattempo, ribadiscono l’intenzione di avviare un dialogo parlamentare da cui non venga esclusa nessuna forza politica e parallelamente esortano i partiti di opposizione ad assumere un atteggiamento più maturo e responsabile.
Tatiana Della Carità
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