La Costa Concordia assicurata per 2 miliardi per i passeggeri e 1 miliardo per l’equipaggio. Chi pagherà?

 

NAUFRAGIO DEL GIGLIO – Il naufragio della Costa Concordia giunge nel momento più caldo per il mercato dei viaggi in crociera e, dopo quanto accaduto all’Isola del Giglio, potrebbero esserci gravi contraccolpi economici per la compagnia Carnival, proprietaria dell’imbarcazione. Stamane all’apertura delle Borse ci sarà la prima prova del nove e per capire la portata del danno basti pensare che Costa Crociere è l’unità più importante di tutta l’Europa e che lo scorso anno ha chiuso in segno fortemente negativo (-29%). A ciò si aggiunga che verranno cancellate tutte le prenotazioni effettuate proprio sulla Costa Concordia e le assicurazioni non copriranno le perdite di reddito.

Ma chi pagherà ora i danni della tragedia avvenuta al largo del Giglio? La copertura delle spese, che secondo prime stime ammonterebbe a qualche miliardo di euro, sarà garantita da una decina di compagnie assicurative. Secondo fonti inglesi tra queste ci sarebbe anche Assicurazioni Generali e un suo portavoce,  interrogato in merito, ha dichiarato che “coprire questo tipo di rischi fa parte della nostra attività. Al contempo una prudente politica di riassicurazione limiterà l’impatto netto dello specifico sinistro a un livello molto marginale”.

Secondo Federconsumatori i viaggiatori che si trovavano a bordo della nave possono chiedere danni morali e materiali tramite raccomandata da inviare entro 10 giorni. Rispettando tali termini si è al sicuro da ogni contestazione, anche se la tragica notorietà di quanto accaduto dovrebbe cancellare ogni obbligo di legge. Oltre al rimborso delle spese del viaggio, i naufraghi hanno diritto al risarcimento danni per le cose personali andate perse, le spese per il rientro e per l’assistenza sanitaria, in base alla prognosi ricevuta. Senza contare i danni morali.

 

 

Luigi Ciamburro

 

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