
ARRESTO PER MASSIMO PONZONI – La magistratura di Monza ha emesso un mandato di arresto per l’ex assessore e consigliere ragionale lombardo del Pdl Massimo Ponzoni, nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento della società Pellicano. Ponzoni, che ricopre la carica di consigliere segretario del Consiglio regionale della Lombardia, attualmente è all’estero ed è irreperibile.
Gli altri quattro indagati, colpiti dal provvedimento di custodia cautelare, sono il vice presidente e assessore della Provincia di Monza e Brianza, Antonino Brambilla, già assessore all’urbanistica di Desio; l’imprenditore bergamasco Filippo Duzioni; Rosario Perri, già assessore della provincia di Monza e Brianza e dirigente del settore tecnico del comune di Desio, agli arresti domiciliari; il commercialista di Cesano Maderno, Franco Riva, già sindaco e assessore all’urbanistica del comune di Giussano, anche lui ai domiciliari.
Le indagini erano partire alla fine del 2009 e hanno interessato due fronti investigativi: reati contro il patrimonio (appropriazione indebita, sfociata anche in ipotesi di bancarotta fraudolenta) e finanziamento illecito a esponenti politici, “in relazione al sostenimento di spese, sia per la campagna elettorale di Ponzoni Massimo sia per fini personali, addebitate a una serie di compagini societarie, riconducibili sempre a Ponzoni e amministrate dall’allora socio e uomo di fiducia Pennati (il ragioniere Sergio Pennati, ndr), anche attraverso il ricorso alle false fatturazioni”, scrivono gli investigatori. Due le società, ‘Il Pellicano srl’ e ‘Immobiliare mais srl’ entrambe con sede a Desio, dichiarate fallite nel 2010 dal Tribunale di Monza, a seguito degli accertamenti condotti. Con una serie di reati che vanno dalla corruzione, alla concussione e al peculato, Ponzoni sarebbe stato in grado id influenzare, almeno in parte, i contenuti dei Piani regolatori di Desio e Giussano, assicurando agli imprenditori a lui vicini cambi di destinazione di terreni, da agricoli a edificabili.
Il provvedimento a carico dell’ex assessore regionale rappresenta un altro duro colpo per il “Pirellone”, a poche settimane dall’arresto per tangenti dell’ex vicepresidente del Consiglio regionale lombardo, Franco Nicoli Cristiani, anche lui del Pdl, e pochi mesi dopo lo scoppio dello scandalo, sempre per tangenti, che ha coinvolto l’esponente del Pd Filippo Penati, anche lui ex vicepresidente del consiglio regionale.
Redazione
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